Introduciamo oggi il quarto e ultimo spunto di riflessione relativo a come il marketing procurement potrebbe affrontare la sfida della filiera di prossimità sostenibile dei fornitori.
Nelle scorse settimane abbiamo visto:
Oggi il quarto e ultimo spunto di riflessione:
Considerazioni sull'impatto ambientale
Ridurre la distanza fisica nelle catene di approvvigionamento sappiamo che può essere uno degli aspetti che contribuiscono a ridurre l'impatto ambientale. Le aziende italiane possono integrare criteri ambientali nella selezione dei fornitori, tenendo in considerazione l'impatto delle attività di produzione e trasporto sul cambiamento climatico, sull'inquinamento e sulla sostenibilità delle risorse naturali.
Ciò potrebbe comportare l'adozione di pratiche di approvvigionamento sostenibili, l'utilizzo di fornitori con certificazioni ambientali e la promozione di pratiche di trasporto ecologiche come il trasporto combinato o l'utilizzo di mezzi di trasporto a basse emissioni.
Coinvolgere i fornitori per migliorare l'impatto ambientale è sicuramente un passo importante per promuovere la sostenibilità in tutta la catena di approvvigionamento. Questo aspetto comporta un grande ed oneroso impegno da parte dell’azienda nell’individuare i fornitori su cui investire e nel considerare le potenzialità a medio e lungo termine del fornitore stesso.
Sicuramente stabilire obiettivi chiari di sostenibilità è il primo passo per avere la possibilità poi di misurarli ai fini della riduzione dell’impatto ambientale nella catena di approvvigionamento. Questi obiettivi possono riguardare:
la riduzione delle emissioni di gas serra
il risparmio energetico
l'uso responsabile dell'acqua
la gestione dei rifiuti
l'uso di materiali sostenibili.
Ma spesso le difficoltà impattano con la pletora di eccellenti medi e piccoli fornitori che supportano lo sviluppo delle grandi aziende e che non hanno né la cultura, né le possibilità per intraprendere azioni di sostenibilità importanti. L’impegno da parte dell’azienda cliente va nella direzione di incoraggiare i fornitori a sviluppare nuove tecnologie o soluzioni sostenibili fornendo risorse finanziarie o supporto per la ricerca e lo sviluppo.
Questo significa essere disposti a riconoscere e affrontare le sfide che i fornitori potrebbero incontrare nel migliorare la loro sostenibilità. Potrebbero esserci ostacoli finanziari, tecnici o culturali che richiedono supporto e soluzioni a livello di sistema. Le aziende possono avere fornitori provenienti da diverse regioni geografiche o settori industriali, ognuno con diverse capacità e livelli di maturità sulla sostenibilità. Gestire questa diversità richiede un approccio personalizzato e adattabile.
I fornitori possono essere impegnati in numerose sfide e iniziative aziendali, il che può rendere difficile per loro dare la giusta priorità alle iniziative di sostenibilità. Ciò richiede un'efficace comunicazione e una collaborazione costante per mantenere la sostenibilità come elemento chiave nell'agenda dei fornitori.
Quanto l’azienda è disposta ad investire in tutto ciò?
Ci sono best case molto interessanti di aziende che hanno per esempio messo la certificazione B Corp come anello indissolubile di tutta la filiera e che proprio per questo sono on field con i fornitori nel percorso. E le testimonianze ci raccontano che il percorso è lungo proprio per questo avvicinamento di entrambe le parti disposte ad investire insieme.
Le aziende che hanno il valore della sostenibilità e dell’impatto ambientale come impegno ai vertici dell’azienda si contraddistinguono proprio dal top management ispiratore, se non addirittura dalla famiglia fondatrice (vedi il caso di Chiesi Farmaceutici, di Davines Italia e di molte altre realtà).
Quali sono altri interventi che l’azienda potrebbe concordare con i fornitori?
L’aspetto motivazionale, relativo a questo complesso percorso, è riconoscere e premiare i fornitori che sviluppano soluzioni innovative e sostenibili. Questo può incentivare altri fornitori a seguire l'esempio e promuovere una cultura di innovazione orientata alla sostenibilità.
Ma anche integrare la sostenibilità nella strategia aziendale complessiva e nella CSR. Questo fornisce una direzione chiara e una base solida per coinvolgere i fornitori nella sostenibilità.
Identificare e risolvere le sfide strutturali che possono ostacolare il coinvolgimento dei fornitori. Ciò può includere problemi di fornitura di materie prime sostenibili o barriere normative.
Collaborare con organizzazioni di terze parti, come consulenti ambientali o gruppi di sostenibilità, per ottenere competenze specializzate e valutare le prestazioni ambientali dei fornitori in modo imparziale.
Cosa può fare il marketing?
Il marketing può svolgere un ruolo fondamentale nel sostenere i fornitori su temi di sostenibilità e impatto ambientale. Utilizzando efficacemente le strategie di marketing, le aziende possono incoraggiare e promuovere il coinvolgimento dei fornitori nella sostenibilità in diverse maniere:
Comunicazione della visione e degli obiettivi: Il marketing può essere utilizzato per comunicare chiaramente la visione e gli obiettivi di sostenibilità dell'azienda sia internamente che ai fornitori. Questo contribuisce a garantire una comprensione condivisa degli obiettivi di sostenibilità e a motivare i fornitori a colpire.
Costruzione di partnership strategiche: Il marketing può aiutare a identificare e costruire partnership strategiche con fornitori che hanno gli stessi valori di sostenibilità. Queste partnership possono favorire la condivisione di conoscenze e risorse per promuovere l'innovazione sostenibile.
Il marketing può svolgere un ruolo attivo nella promozione della collaborazione tra l'azienda e i fornitori per lo sviluppo e l'implementazione di innovazioni sostenibili. Ciò può includere l'introduzione di nuovi materiali eco-compatibili, processi di produzione più efficienti dal punto di vista energetico e soluzioni a basso impatto ambientale.
Cosa possono fare marketing e procurement insieme?
Il marketing e il procurement possono collaborare strettamente per promuovere e sostenere la sostenibilità dei fornitori. Questa sinergia può portare a risultati più efficaci nell'adottare pratiche sostenibili lungo tutta la catena di approvvigionamento.
Ecco alcune azioni che possono intraprendere insieme:
Definizione di criteri di sostenibilità: Il procurement e il marketing possono lavorare insieme per sviluppare criteri di sostenibilità chiari e specifici che devono essere soddisfatti dai fornitori. Questi criteri possono riguardare aspetti ambientali, sociali ed etici.
Sviluppare meccanismi di incentivazione per i fornitori che propongono soluzioni innovative e sostenibili.
Team interfunzionale composto da membri del marketing, del procurement, delle risorse umane e di altre funzioni pertinenti per lavorare insieme su iniziative di sostenibilità. Questo team può facilitare la comunicazione, la condivisione delle conoscenze e l'allineamento delle strategie.
Una delle maggiori difficoltà tra marketing e procurement nella collaborazione virtuosa è sicuramente legata a obiettivi e priorità diverse. Mentre il marketing potrebbe concentrarsi sulla comunicazione dell'impegno per la sostenibilità verso i consumatori e il pubblico esterno, il procurement potrebbe focalizzarsi principalmente sull'efficienza operativa e sulla riduzione dei costi, senza considerare necessariamente in primo piano gli aspetti sostenibili.
Questi sono ovviamente solo alcuni accenni di riflessione per un tema così vasto e allo stesso tempo urgente che nessuno ha la presunzione di poter risolvere, ma condividere spunti di riflessione può essere un incipit verso la trasformazione.
· Cosa ne pensi?
· Qual è la tua esperienza nella relazione con i fornitori in merito a sostenibilità e impatto ambientale?
Continua a stare con noi perché a breve ti verranno comunicate le nuove iniziative di Optima per la formazione e crescita permanente del marketing procurement…
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