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Da piattaforma digitale a motore di innovazione: il caso di Haier



"C'è chi vuole che una cosa succeda, chi desidera che succeda e chi si adopera affinché succeda." Michael Jordan


Prendere ispirazione dai grandi per stimolare il nostro impulso istintivo, appartenente a tutti, ma diverso per intensità, ad evolvere e a fare sempre meglio è la spinta che ci porta continuamente a guardare oltre.


Vorrei condividere una breve riflessione sulla best practice di HAIER , molto interessante per diversi aspetti.

Le società oggi sono inevitabilmente soggette alla digitalizzazione e la sofferenza più grande che riscontriamo è l’utilizzo di più piattaforme, ognuna eccellente per la sua specificità che, nonostante ciò, non facilita né una gestione rilevante dei dati, in termini strategici, né un collegamento operativo efficace con le altre piattaforme, ai fini di una gestione efficace.


Anzi, spesso la regolamentazione di chi può aderirvi è strettamente rigorosa. Sicuramente un tema di complessità, di cyber security molto amplio che non è questa né la sede, né ci sono le competenze per affrontarlo. Tuttavia, l’esperienza trentennale in un ambito specifico integrata ad una visione espansa e lungimirante di facilitare il più possibile i processi e i prodotti rendono accessibili nuove riflessioni.


Il caso Haier è significativo proprio per la visione lungimirante ed ha permesso di facilitare una più ampia gamma di collaborazioni: dall’innovazione e progettazione, alla fornitura di materiali e componenti, fino alla risoluzione di problemi tecnici e fornitura di nuovi servizi.


I fornitori assumono il ruolo di parte attiva relativamente alla fase creativa e strategica. L’esempio di Compaks RV, azienda cinese, fornitore di Haier che produce camper e veicoli ricreativi, ha esplicitamente dichiarato la riduzione del proprio ciclo produttivo da 35 a 20 giorni, tagliato i costi degli acquisti del 7,3% e aumentato gli ordini del 62%. Lo stesso dicasi per Heji Home e Tongyi Ceramics Science and Technology, sempre fornitori di Haier, che riportano miglioramenti nello sviluppo di prodotto, nei costi di procurement, nei tempi relativi al ciclo di produzione, nelle vendite e nei profitti netti.


Come ha fatto Haier?

Si è trattato di un cambiamento di mindset all’origine. La piattaforma non “carica i fornitori esistenti”, ma parte dalla ricerca di soluzioni relative ai bisogni emersi dal mercato. Pertanto, non specifica neppure chi lavorerà su cosa. La piattaforma di Haier, per esempio, ha consentito di attrarre fornitori qualificati con capacità necessarie su più livelli.

Per esempio, ha pubblicato che cercava modi per ridurre le perdite d’aria tra la porta in vetro del frigorifero e il telaio della porta. Sika leader mondiale in adesivi industriali che era in piattaforma per un progetto diverso, si è offerto di collaborare.


Ti invito a leggere direttamente l’articolo "Come trasformare una piattaforma di supply chain in un motore di innovazione. Cosa può insegnarci l’esperienza di Haier" tratto dalla rivista di Harvard Business Review Italia. Puoi scaricarlo in fondo alla pagina.


Tutto ciò apre alla visione di ripensare alle piattaforme digitali come strumenti utili per guardare oltre il procurement e oltre alle singole funzioni per creare una collaborazione a rete che porti ad ampliare le capacità necessarie.

Nel caso del marketing procurement la rete espansa coinvolge agenzie creative, digital marketing, video maker, print solution, acquisti indiretti, marketing, sostenibilità, logistica, ecc.

Ma mettere a disposizione una eccellente piattaforma digitale non è sufficiente a convincere chi ne fa parte a offrire soluzioni o a partecipare agli sforzi per trovarle.

Tutti devono essere fiduciosi che la collaborazione li avvantaggerà, il che richiede di specificare le regole dell’ingaggio e le modalità con cui verranno condivisi costi e benefici.


Consapevole che questa visione comporta esperienza nella gestione di più livelli di fornitori oltre a un livello significativo di esperienza nelle tecnologie digitali e non sempre le realtà medio piccole sono in grado di sostenere tale richiesta. Ma la buona notizia è che si può iniziare in piccolo e crescere gradualmente, senza impegnare troppe risorse sin da subito.

E’ possibile, come Haier, creare moduli con funzionalità limitate, aggiungerne gradualmente altre e quindi collegare i moduli per farli comunicare meglio.


Ferdows 9.2022
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Se sei interessato ad approfondire questi argomenti, in particolare dedicati al marketing procurement, contattaci direttamente o partecipa all’evento del 2 marzo organizzato da Harvard Business Review Italia.





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